Euclides Burgo Correia Tavares (Djodja)
- Compositor
Figlio di Gregório Correia Tavares e Inês Baptista de Burgo Correia Tavares Euclides Euricles de Burgo Correia Tavares, è nato a Plateau - Praia, il 26 dicembre 1934 ed è morto nella stessa città, dopo una lunga malattia, il 10 febbraio 1999. Il calciatore, che giocava in posizione di attaccante/centro, indossava sulla spiaggia le maglie delle squadre degli Os Nazarenos, che giocavano solo il sabato, a guardia della domenica, e degli Os Travadores. Nel 1958 parte per la Guinea, guidato dal fratello João Burgo Tavares, anch'egli calciatore. In questa provincia portoghese di allora, le sue abilità calcistiche lo hanno portato a indossare la maglia dei club Benfica de Bissau e Ultramarina.
Dipendente in Guinea dagli uffici della ditta commerciale d'oltremare, Djodja è tornato a Capo Verde solo dopo l'indipendenza nazionale nel 1975. Si trasferisce a Rua Serpa Pinto, in Plateau, e diventa dipendente del Comitato Olimpico di Capo Verde, sotto la supervisione del ministero che sovrintende l'area sportiva. Cantante per eccellenza, Djodja si è unito all'Orfeão da Igreja do Nazareno, a Praia, dove ha sviluppato e ampliato le sue capacità vocali fino a diventare uno dei suoi solisti. A dire il vero, si può dire che questo coro ha formato molte persone nell'arte dell'iniziazione e dello sviluppo del canto.
Dotato di una grande passione per la musica, non ha perso l'occasione di dimostrare la sua capacità vocale, che lo ha portato a partecipare a diversi concorsi di voci, sia a Praia che a Bissau.
Mornas "Zizi", meglio conosciuto come "Oh! mar" con versi "Oh! mar, Oh! mar/Bu leban' nha cretcheu/Bem flan' cusé qué flábu/Pâ matan magua di sodádi/, spesso attribuito a Eugénio Tavares grazie alla sua etichetta discografica E. Tavares - di Euclides Tavares -; "Cabo Verde nha cradle piquinino", "Nunca nés mundo n' xinti um dor", "Ingratidão", con il proprio titolo "Zinha", evidenziando i versi "mininina és bu ingratidão/qui tenen na mar de illusão/(....) Câ bu, temâ cu distinu/ Câ bu, fazi judzo di mininu/Spia pâ céu bu pidi Nhor Diós pardon/dês grande mal che bô fazen nha coraçon/(.....), e molti altri, sono indicativi di questo fatto.
Ad eccezione di "Nha Bolanha" adattato, e molto bene, dal folclore della Guinea a quello di Capo Verde, i suoi colladeiras, non scivolano molto alla satira come era consuetudine in quella stagione, ma portano ad una riparazione, resa così esplicita nella sezione "Xinta-lí": "Xinta-lí/Disposed bu labánta bu bai (.....)/bene con ruspetu bu xintu cu djetu/Pâ nos alegria/Pâ nu brincca só sábi/ Nôs di Santiago, Praia, cidade, capital/ nos nu câ brincadera/no câ gosta de xuxadera/(.....).
La tiepida "Violão tchorâ", che sfugge alla trama veicolare dei suoi temi - l'amore -, è una delle composizioni che hanno immortalato Djodja. Ma è stato il collatore "Nha Bologna" a pubblicizzarlo.
Figlio di Gregório Correia Tavares e Inês Baptista de Burgo Correia Tavares Euclides Euricles de Burgo Correia Tavares, è nato a Plateau - Praia, il 26 dicembre 1934 ed è morto nella stessa città, dopo una lunga malattia, il 10 febbraio 1999. Il calciatore, che giocava in posizione di attaccante/centro, indossava sulla spiaggia le maglie delle squadre degli Os Nazarenos, che giocavano solo il sabato, a guardia della domenica, e degli Os Travadores. Nel 1958 parte per la Guinea, guidato dal fratello João Burgo Tavares, anch'egli calciatore. In questa provincia portoghese di allora, le sue abilità calcistiche lo hanno portato a indossare la maglia dei club Benfica de Bissau e Ultramarina.
Dipendente in Guinea dagli uffici della ditta commerciale d'oltremare, Djodja è tornato a Capo Verde solo dopo l'indipendenza nazionale nel 1975. Si trasferisce a Rua Serpa Pinto, in Plateau, e diventa dipendente del Comitato Olimpico di Capo Verde, sotto la supervisione del ministero che sovrintende l'area sportiva. Cantante per eccellenza, Djodja si è unito all'Orfeão da Igreja do Nazareno, a Praia, dove ha sviluppato e ampliato le sue capacità vocali fino a diventare uno dei suoi solisti. A dire il vero, si può dire che questo coro ha formato molte persone nell'arte dell'iniziazione e dello sviluppo del canto.
Dotato di una grande passione per la musica, non ha perso l'occasione di dimostrare la sua capacità vocale, che lo ha portato a partecipare a diversi concorsi di voci, sia a Praia che a Bissau.
Mornas "Zizi", meglio conosciuto come "Oh! mar" con versi "Oh! mar, Oh! mar/Bu leban' nha cretcheu/Bem flan' cusé qué flábu/Pâ matan magua di sodádi/, spesso attribuito a Eugénio Tavares grazie alla sua etichetta discografica E. Tavares - di Euclides Tavares -; "Cabo Verde nha cradle piquinino", "Nunca nés mundo n' xinti um dor", "Ingratidão", con il proprio titolo "Zinha", evidenziando i versi "mininina és bu ingratidão/qui tenen na mar de illusão/(....) Câ bu, temâ cu distinu/ Câ bu, fazi judzo di mininu/Spia pâ céu bu pidi Nhor Diós pardon/dês grande mal che bô fazen nha coraçon/(.....), e molti altri, sono indicativi di questo fatto.
Ad eccezione di "Nha Bolanha" adattato, e molto bene, dal folclore della Guinea a quello di Capo Verde, i suoi colladeiras, non scivolano molto alla satira come era consuetudine in quella stagione, ma portano ad una riparazione, resa così esplicita nella sezione "Xinta-lí": "Xinta-lí/Disposed bu labánta bu bai (.....)/bene con ruspetu bu xintu cu djetu/Pâ nos alegria/Pâ nu brincca só sábi/ Nôs di Santiago, Praia, cidade, capital/ nos nu câ brincadera/no câ gosta de xuxadera/(.....).
La tiepida "Violão tchorâ", che sfugge alla trama veicolare dei suoi temi - l'amore -, è una delle composizioni che hanno immortalato Djodja. Ma è stato il collatore "Nha Bologna" a pubblicizzarlo.